Si tratta di uno spettacolo frutto di un paio di
anni di progettazione per la scrittura del testo e di diversi
mesi di ricerche (che hanno portato alla raccolta di un discreto
nucleo di materiale, si veda la sezione "Archivio
su Sergio Ramelli"); uno spettacolo testardamente voluto dal
consiglio direttivo del CDRC, nonostante le difficoltà. Si è
trattato in effetti di una operazione assai complessa:
raccontare una tra le storie più terribili e infami degli ultimi
30 anni della nostra storia, e raccontarla con equilibrio e
umanità.
L'impresa non era facile, sia sul piano culturale che
artistico: mettere in scena la storia di un ragazzo milanese
ucciso per aver parlato male dei terroristi (!!!); ucciso in un
agguato sotto casa da persone che non lo conoscevano nemmeno ma
che lo aggredirono per ordine di un'organizzazione; ucciso,
quindi, da quella stessa organizzazione che non era una
organizzazione terroristica, ma un movimento politico con
migliaia di iscritti; morto dopo 48 giorni di agonia; privato,
per volontà delle autorità di polizia, di un funerale normale
(il corteo funebre fu proibito per ragioni di ordine pubblico e
la bara arrivò in chiesa scortata dalla polizia); privato, per
10 lunghi anni, della giustizia dovuta (i suoi assassini saranno
processati dopo solo 10 anni e saranno condannati a pene molto
blande). Raccontare tutto questo è già molto difficile, perché
la storia è in sé incredibile. Se poi si aggiunge che Sergio
Ramelli era un ragazzo di destra, allora si dà il quadro della
difficoltà dell'operazione...
Tuttavia ce l'abbiamo fatta. L'apparato scenico, a cura di
Daniela Gallo e di Piernicola Carlesi (che è anche l'autore del
logo dello spettacolo e preziosissimo collaboratore alla regia)
è molto semplice. Gabriella Del Bianco ha dato il suo
insostituibile apporto professionale nella preparazione della
più complessa versione a tre attori. Le musiche dello spettacolo
sono brani tradizionali irlandesi. Gli attori sono Paolo
Bussagli, Carolina Gentili e Spiridoula Nikolopoulou . Lo
spettacolo é
stato presentato in alcuni tra i massimi teatri
italiani, quali il Teatro Quirino di Roma, il Teatro Nuovo di
Milano, il Teatro Politeama di Napoli, e ancora il teatro Marrucino di Chieti, il teatro Miela di Trieste,
il teatro Puccini di Firenze, il teatro Lauro Rossi di Chieti e molti altri.
Nella versione messa in scena a Firenze (al teatro Puccini, con
la collaborazione dell'assessorato alla cultura di Firenze)
hanno preso parte allo spettacolo anche Gabriella Del Bianco,
Chiara Gallo, Barbara Grazzini, e Giulio Roselli che hanno
contribuito alla scena "a milano fu scavata una fossa" dando
vita ad un coro drammatico. Chi sia interessato può scrivere a
direzione@cdrc.it.
vai agli altri spettacoli in archivio:
Non mi hanno dato il tempo |
Storie di donne d'amore e di legge
| 2 Agosto 1980 |
Usura |
L'uomo che parla delle donne uccise - dagli uomini
| Processo ad Artemisia
| Chi ha paura dell'uomo nero? discorso su Sergio Ramelli
| Il Torchio |
Le Nuvole | L'importanza di chiamarsi Ernesto
| La Flautista e Diotima
| La Meravigliosa Storia di Giuseppe e di sua moglie Maria
| La Morsa |
I dialoghi delle Carmelitane |
Spostati
| Voi che ascoltate in rime sparse il suono
CDRC Coro Drammatico Renato Condoleo
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