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Archivio Ramelli - articoli di giornale L'Avvenire, 17/3/1987 DP insiste: "Quella era ..." torna agli articoli de L'Avvenire |
Manifestazione a piazza
Fontana
DP insiste: "Quella era
democrazia"
MILANO. (P. Luc.) I timori si
sono rivelati infondati.
Milano ha ripudiato, anzi ha dimenticato gli anni di piombo che hanno
insanguinato
le sue vie ed i suoi giorni. Ieri Democrazia Proletaria in occasione
dell'apertura
del processo 'Ramelli Porto di Classe" ha organizzato in Piazza Fontana
un "presidio antifascista". Per tutta la mattinata un centinaio di
persone
hanno sostato davanti alla sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura
mentre un corteo di appartenenti al Movimento sociale si è
recato
davanti alla casa di Ramelli per commemorare la vittima delle
"spranghe"
di Avanguardia operaia.Una coincidenza che avrebbe dovuto
far salire la tensione della città oltre i limiti abituali,
che
avrebbe potuto riportarla in pieno clima da "anni bui", e che invece ha
lasciato del tutto indifferenti i milanesi.
In Piazza
Fontana Dp ha allestito
una mostra fotografica degli eventi che hanno segnato la storia
milanese
dal '68 ad oggi: la contestazione studentesca, gli attentati, gli
omicidi
rossi e neri, i processi. Come presentazione poche parole: Dp rivendica
l'eredità del '68, i suoi contenuti, i suoi ideali, le sue
lotte
ed è pronta a confrontarsi su tali basi con tutti i
cittadini democratici.
Gli stessi cittadini che ieri sono passati ed hanno osservato
distrattamente
quella mostra fotografica che pare abbia scavato ben poco nella memoria.
Qualcuno,
tentando di ricordare, è
arrivato vicino alla soluzione del "quiz", mancandolo d'un soffio.
"Deve
essere l'anniversario dell'omicidio Ramelli", ha commentato un passante
per nulla interessato. Poi alla cronaca non sono rimasti che i
poliziotti
agli angoli della piazza, le macchine bianche della Digos, gli
altoparlanti
che hanno gracchiato fino alle 11,45 intonando canzoni di circostanza.
In un volantino Democrazia Proletaria ha
ribadito ti
proprio impegno affinché il processo appena iniziato possa
tenersi
in un clima privo di condizionamenti e pressioni, a garanzia di uno
svolgimento
giusto e non vendicativo, definendo i fatti degli anni 70 "episodi che
possono essere inquadrati solo nelle condizioni di una durissima
battaglia
politica e sociale che contribuì a far vivere la democrazia
in Italia".
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