...proprietario di un bar in corso Buenos Aires. L'uomo aveva
temuto subito che fose accaduto qualcosa di grave al figlio: era salito
a prendere la moglie Anita Pozzoli di 49 anni e insieme avevano raggiunto
il nosocomio. Quando erano gunti, Sergio stava per entrare in camera operatoria
per un disperato tentativo di salvargli la vita.
L'intervento era durato più
di 5 ore. I genitori insieme all'altro figlio Luigi di 20 anni e alla ragazza
di Sergio, una brunetta minuta che non ha voluto dire il suo nome, avevano
atteso in corridoio. I medici avevano subito spiegato che le speranze di
salvezza erano poche. Le sbarre di ferro e le chiavi inglesi degli assalitori,
sfondando il cranio, avevano leso parte del cervello, in particolare la
zona dove risiedono i centri delal parola. I sanitari avevano assicurato
di avere fatto il possibile precisando però che una lesione così
vasta da provocare la fuoriscita del cervello dal focolaio di frattura
non consentiva molte speranze di sopravvvivenza perchè in casi del
genere la lesione spesso si estende al di là della zona direttamente
traumatizzata compromettendo tutte le funzioni del sistema nervoso centrale.
Malgrado questo pessimismo il fisico
integro del ragazzo aveva reagito in maniera insperata all'intervento e
Sergio Ramelli era uscito dal coma. Non poteva parlare ma i medici cominciavano
a sperare in una guarigione pur senza osare sciogliere la prognosi.
Sergio Ramelli era un estremista di
destra molto noto. Fiduciario del "Fronte della Gioventù" in una
delle scuole più "rosse" di Milano, l'istituto tecnico Molinari,
in passato era stato aggredito qualche volta ma se l'era cavata con contusioni
di poco conto. Nel corso di una assemblea era stato sottoposto ad una specie
di "processo", e per questo il padre aveva deciso di farlo iscrivere in
un istituto privato. Aveva continuato però ad occuparsi di politica
e pochi giorni prima dell'aggressione mortale nelal zona di Città
studi aveva affisso manifesti di estrema destra sull'uccisione, avvenuta
a Roma, del neofascista greco Miki Mantakos.
Il sostituto procuratore della Repubblica
Alessandrini ha disposto per domani la autopsia sulla salma di Sergio Ramelli.
Di lui si è saputo intanto che non aveva precedenti penali:
in pendenza aveva soltanto una denuncia per affissione abusiva di manifesti
del "FUAN".
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