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Archivio Ramelli - articoli di giornale Il Corriere della Sera, 14/3/1975 Milano, gravissimo studente... torna agli articoli de Il Corriere della Sera |
Uno studente di diciannove anni, Sergio Ramelli, aderente al Fronte della Gioventù, è stato aggredito ieri pomeriggio e ridotto in fin di vita da un gruppo di giovani appartenenti ad opposte tendenze politiche nei pressi della sua abitazione, in via Amadeo 4, a Milano. Colpito con spranghe di ferro alla testa è in gravissime condizioni....
a pagina 8:
Nuovo gravissimo episodio di violenza politica in via Amadeo. In gravissime condizioni studente di 19 anni selvaggiamente aggredito da ultrà di sinistra; preso alle spalle mentre stava parcheggiando la motocicletta sotto casa - due giovani armati di grosse chiavi inglesi e spranghe di ferro lo hanno colpito al capo e al corpo. E' in condizioni disperati nel reparto rianimazione del policlinico - Già in passato era stato malmenato da avversari politici
Uno studente di 19 anni, Sergio
Ramelli, abitante in via Amadeo 4 è stato aggredito ieri
pomeriggio
a colpi di spranghe di ferro da alcuni giovani sconosciuti e si trova
ricoverato
in gravissime condizioni al padiglione Beretta del Policlinico dove i
medici
lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico durato oltre cinque ore.
Il giovane è un simpatizzante di destra, aderente
al Fronte
della Gioventù.
L'aggressione è avvenuta
alle 13.13 all'angolo di via Paladini con via Amadeo. Sergio Ramelli
aveva
appena posteggiato la sua moto quando è stato raggiunto da
alcuni
giovani . Le testimonianze a questo proposito sono state in un primo
tempo
discordi: chi parlava di due chi di sei elementi armati di chiavi
inglesi
e spranghe di ferro. Gli aggressori si sono avvicinati alle spalle
dello
studente e lo hanno colpito selvaggiamente al corpo e al
capo. Soccorso
e portato al Policlinico con un'ambulanza della Croce Santa Rita, il
Ramelli
è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico al
capo durato
oltre cinque ore.
I
medici gli hanno ricostruito
una parte della calotta cranica fracassata e parte della membrana
cervicale.
Le sue condizioni vengono definite "disperate" dai medici. Dopo qualche
ora dalla brutale aggressione è stato possibile per la
polizia ricostruire
con sufficiente approssimazione la meccanica dell'aggressione e avviare
le prime indagini. Secondo quanto si è appreso, Sergio
Ramelli sarebbe
stato aggredito da due giovani che lo hanno colpito più
volte alla
testa con chiavi inglesi per poi fuggire. L'unico tra i testimoni
presenti
al momento dell'aggressione che è stato in grado di riferire
qualcosa
agli inquirenti ha confermato la circostanza.
Il primo a prestare soccorso
a Sergio Ramelli è stato un commesso di un negozio di
calzatura,
che è corso a chiamare la portinaia dello stabile in cui lo
studente
abita, Graziella Zacchia. La donna ha chiamato la Croce Santa Rita che
ha provveduto a mandare sul posto un'ambulanza. Proprio mentre
l'autolettiga
stava per ripartire verso il policlinico è giunto
a casa il
padre del giovane, Mario, di quarantasette anni, titolare di un bar nei
pressi di Corso Buenos Aires. Intuendo che qualcosa di grave era
accaduto
a uno dei suoi familiari l'uomo è corso dalla moglie, Anita
Pozzoli,
di quarantanove anni ed è andato al Policlinico, dove suo
figlio,
nel frattempo, stava entrando in sala operatoria. I genitori, assieme
all'altro
figlio Luigi, di vent'anni, hanno atteso cinque ore lungo il corridoio
al secondo piano del padiglione Beretta prima di rivedere per un attimo
il loro figlio esanime, condotto nel reparto rianimazione. Affranti, il
padre e la madre di Sergio Ramelli hanno chiesto ai chirurgi se c'erano
speranze per il loro ragazzo. Ai loro interrogativi è stato
risposto
con le poche parole di chi sa di avere tra le mani una vita appesa a un
filo. Padre e madre se ne sono allora tornati nella loro casa di via
Amadeo,
lasciando in ospedale il figlio Luigi con la ragazza di Sergio, una
giovane
minuta, piangente, consolata da un gruppo di amiche accorse a frotte al
Policlinico. Sergio Ramelli non è nuovo alle aggressioni.
Studente
del Molinari, è stato costretto a trasferirsi in un istituto
privato
nel febbraio scorso perché già due volte nello
stesso anno
era stato aggredito all'interno e fuori della scuola. Il giovane aveva
anche subito un "processo" durante un'assemblea e più volte
era
stato minacciato di altre violenze da parte dei suoi avversari.
L'episodio
fu duramente condannato dai sindacati e dai partiti politici. In
serata,
mentre il giovane lottava contro la morte l'ufficio politico della
questura
ha avviato indagini serrate per giungere a identificare gli aggressori.
La polizia sta indagando in particolare negli ambienti della sinistra
extraparlamentare
presenti nell'istituto che ieri mattina hanno abbandonato la scuola per
recarsi al provveditorato per una manifestazione di protesta. Un
comunicato
del Fronte della Gioventù ha denunciato la "odiosa e
bestiale aggressione
contro un suo militante colpito sotto casa da una banda armata che lo
ha
ridotto in fin di vita".
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