Il parere del medico
Chiamare le sbarre di ferro e le chiavi
inglesi "armi improprie" è un errore perché questi strumenti,
quando colpiscono con violenza la scatola cranica provocano fratture con
penetrazione dei frammenti di osso nel cervello sottostante che ne risulta
facilmente distrutto.
Se è colpita una zona
di cervello "muta" cioè priva di importanti centri nervosi il danno
può esser limitato, sempre che la vittima riesca a sopravvivere
allo shoc traumatico. Se invece la zona colpita corrisponde al centro dei
movimenti muscolari degli arti, o al centro della parola o della vista
può succedere che superando la fase acuta del trauma residuino alterazioni
permanenti di qualche funzione vitale, poiché il tessuto del cervello
non è capace di ricostituirsi, come invece può fare la pelle.
Se i medici hanno prospettato
l'ipotesi che Sergio Ramelli non potrà più parlare, anche
se riuscirà a sopravvivere, ciò dipende evidentemente dal
fatto che il trauma ha distrutto irreparabilmente il centro cerebrale del
linguaggio e quello dei muscoli che muovono labbra, lingua e laringe cioè
degli organi dal cui funzionamento dipende la nostra facoltà di
articolare le parole.
Una lesione così vasta
da provocare fuoriuscita di cervello dal focolaio di frattura cranica non
consente tuttavia molte speranze sulla sopravvivenza del giovane poiché
in casi del genere la lesione si estende al di là delle zone direttamente
traumatizzate, compromettendo tutte le funzioni del sistema nervoso centrale.
Queste pagine sono in perenne costruzione. Chiunque
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CDRC Coro drammatico Renato Condoleo
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