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Archivio Ramelli - articoli di giornale Il Corriere dellaSera, 1/5/1975 Messaggi di Spagnolli e di Pertini... torna agli articoli de Il Corriere della Sera |
L'autopsia
di Sergio Ramelli, il
giovane di destra deceduto in seguito all'aggressione subita da
elementi
dell'ultrasinistra è stata effettuata ieri mattina
all'istituto
di medicina legale dal professor Pozzato. Si è trattato solo
di
una penosa formalità. La perizia necroscopica non ha
aggiunto altro
a quanto già si sapeva sul selvaggio ferimento, la lunga
agonia
e la morte del ragazzo, sopravvenuta per collasso cardiocircolatorio in
seguito a complicazioni polmonari.
I
funerali, dopo il nulla
osta del procuratore Alessandrini, si svolgeranno con ogni
probabilità
domani: ancora non è stato esattamente stabilito se in
mattinata
o nel pomeriggio. Avranno comunque una forma strettamente privata.
Chiusi
nel loro dolore i familiari non desiderano che questa dolorosa
circostanza
venga presa a pretesto per una qualsiasi manifestazione.
La
salma sarà oggi
trasferita dalla camera ardente di piazzale Gorini all'abitazione dei
Ramelli,
in via Amadeo 40. Il rito funebre sarà celebrato nella
chiesa parrocchiale
dei Santi Nereo e Achilleo, quindi il feretro sarà
trasferito al
cimitero di Lodi per essere tumulato nella tomba di famiglia.
Continuano
intanto le prese
di posizione sul tragico episodio e i messaggi di cordoglio. Il
presidente
del Senato Giovanni Spagnolli ha inviato al padre dello studente
ucciso,
Mario Ramelli, un telegramma nel quale afferma: "La notizia della morte
di suo figlio mi rattrista profondamente. LA giovane vita spezzata
è
un nuovo, doloroso, pressante monito contro la violenza e per il
rispetto
della legalità democratica. Accolga, con sua moglie le
condoglianze
più sentite."
Anche
il presidente della
camera, Sandro Pertini, ha fatto pervenire alla famiglia questo
telegramma:
"Vi esprimo il mio commosso cordoglio per la morte del vostro Sergio,
vittima
di una aggressione vile e criminale". Comunione e Liberazione, dopo
avere
espresso il dolore di studenti, insegnanti e lavoratori aderenti
all'organizzazione
ha dichiarato tra l'altro: "Chi oggi ricerca alibi e concede coperture
pseudopolitiche a questi atti di teppismo si rende corresponsabile di
un
clima di odio e di esasperazione che serve solo a a combattere la
libertà
e la democrazia".