|
Archivio Ramelli - articoli di giornale Il Corriere della Sera, 1/5/1975 Come avanguardia operaia replica all'accusa di associazione sovversiva torna agli articoli de Il Corriere della Sera |
Durante una conferenza stampa il movimento ha sostenuto che l'iniziativa giudiziaria è stata presa per colpirlo mentre sta presentandosi alle elezioni insieme al PDUP - "I documenti usati contro di noi non sono nostri" A palazzo di giustizia si attendono altri incartamenti richiesti dal giudice istruttore.
"Una
grottesca montatura poliziesca
e giudiziaria", è stata definita da Avanguardia Operaia
l'inchiesta
in atto nei suoi confronti da parte della procura della Repubblica di
Milano.
Come
noto il sostituto procuratore
della Repubblica dottor Guido Viola, ha presentato al giudice
istruttore
una richiesta istruttoria per approfondire le indagini in corso e
vedere
se ci sono gli estremi per procedere nei confronti dei responsabile
dell'organizzazione
della sinistra extraparlamentare per associazione sovversiva e
organizzazione
di carattere militare, accuse che potrebbero portare alla messa al
bando
del gruppo. La notizia, che ha avuto immediate ripercussioni, appare
destinata
ad avere ulteriori sviluppi sia sul piano politico che giudiziario.
La
Coincidenza
L'iniziativa
del dottor Viola -
hanno affermato nel corso di una conferenza stampa Silverio Corvisieri,
dirigente di Avanguardia Operaia e l'avvocato Elio Cherubini, del
collegio
di difesa - rappresenta un modo grave di colpire un movimento della
sinistra
di classe all'inizio della campagna elettorale. Ed infatti la notizia
viene
fatta pubblicare proprio il giorno in cui a Milano e a Roma avrebbero
dovuto
tenersi le conferenze di presentazione delle liste che Avanguardia
Operaia
e il PDUP- Manifesto intendono presentare per le prossime elezioni
amministrative:
una coincidenza sospetta. L'avvocato Cherubini ha quindi preannunciato
una denuncia per violazione del segreto istruttorio nei confronti di
alcuni
settimanali d destra che, nei mesi scorsi, pubblicarono alcuni
documenti
che sarebbero alla base dell'inchiesta. Vogliamo accertare - ha detto
-
come questi documenti siano giunti in possesso di tali fogli
perché
in fondo è lo stesso meccanismo già scattato per
il caso
dell'aborto verificatosi pure a Firenze. Non si mira tanto a mettere
fuori
legge la nostra organizzazione - ha aggiunto Corvisieri - noi siamo
perfettamente
tranquilli quanto ad un attacco politico per colpire tutta la sinistra,
in particolare il PSI.
Corvisieri
ha quindi brevemente
confutato le accuse, sostenendo che il caso è nato a Firenze
con
un giallo e che continua sulla stessa falsariga dopo che il fascicolo
processuale
è stato trasferito a Milano. Nel febbraio dello scorso anno,
nel
capoluogo toscano, ha raccontato, fu rubata la 500 del militante di
Avanguardia
Operaia Fabio de Michele: il furto fu denunciato alla mezzanotte e
l'auto
fu ritrovata dai carabinieri in un paesino alle sette del mattino
successivo;
a bordo vi sarebbero stati, secondo gli inquirenti, documenti
sull'organizzazione
della guerriglia urbana. Questi presunti documenti - ha commentato, non
sono nostri. Per quanto riguarda le accuse a Giuseppe Sorrentino,
Corvisieri
ha sostenuto che il documento rinvenuto è il diario di
qualcuno
che è stato nei campi palestinesi. A parte il fatto che non
si sa
chi l'abbia messo in casa di Sorrentino - ha detto, rivelando che altri
due aderenti al gruppo hanno ricevuto comunicazioni giudiziarie -
questo
non significa che il diario si riferisca ad Avanguardia Operaia. I
nostri
rapporti con i palestinesi sono soltanto politici, pubblici e limpidi.
Diario
Palestinese
L'inchiesta
giudiziaria, intanto,
segna in questi giorni il passo in attesa che giungano altre
documentazioni
richieste dal giudice istruttore. Non vi sono state dichiarazioni
ufficiali
in quanto la materia appare molto delicata. Si è appreso che
l'iniziativa
del dottor Bila è stata presa dopo che il procuratore dottor
Micale
ne era stato informato. Il dottor Viola è stato peraltro
reso noto,
aveva presentata la richiesta istruttoria nel mese di gennaio, dopo
avere
preso visione del diario dal campo palestinese, del manuale sulla
guerriglia
urbana e di altro materiale che, a detta degli inquirenti sarebbe molto
importante. L'inchiesta non sarebbe però andata avanti
perché
l'allora giudice istruttore dottor Marini era impegnato in altri
processi.
Il fascicolo è stato recentemente passato al dottor
Giangreco che
il 7 aprile ha fatto richiesta scritta ai carabinieri e alla polizia
per
avere chiarimenti e un approfondimento di indagine su Avanguardia
Operaia
in base alla
documentazione
in loro possesso.
E' un processo serio e delicato - ha sottolineato il dottor Giangreco -
che va indubbiamente approfondito per le conseguenze cui può
portare.
Appena arriverà la documentazione suppletiva - ha aggiunto
il magistrato
che è ora impegnato nel'inchiesta sugli incidenti del 17
Aprile
in corso XXII Marzo- comincerò a lavorare sull'inchiesta.
Numerose
sono state ieri
le prese di posizione a favore di Avanguardia Operaia.
Solidarietà
è stata espressa dal Movimento Studentesco, dal Comitato
nazionale
per la libertà d'opinione e da altre organizzazioni della
sinistra
extraparlamentare.
Queste pagine sono in perenne costruzione. Chiunque voglia contattarci per proporci consigli, o aiuto, o anche solo per segnalarci del materiale non presente in queste pagine può farlo scrivendo a direzione@cdrc.it