Archivio Ramelli - articoli di giornale Il Giorno, 24/3/1987 Ramelli, oggi gli interrogatori torna agli articoli de Il Giorno |
Clima di pacificazione nella 2° udienza del processo
per l'uccisione dell'estremista di destra
Ramelli, oggi gli interrogatori
Gli imputati rei confessi dell'omicidio mettono a disposizione
della famiglia della vittima la somma di 200 milioni
La seconda udienza del processo per
le violenze politiche degli anni '70 e per l'omicidio dell'estremista di
destra Sergio Ramelli, questa volta non ha fatto il tutto esaurito. Nella
piccola aula della terza corte d'assise, prestata in quest'occasione ai
giudici della seconda corte, dentro lo spazio riservato al pubblico, c'erano
meno reduci' e più curiosi. Nonostante ciò, ancora i giornalisti
hanno trovato posto solo nella gabbia degli accusati e i 21 imputati presenti
si sono dovuti sparpagliare sulle panche destinate agli avvocati e ai parenti.
Nello stesso clima disteso che aveva contraddistinto l'apertura del processo
lunedì scorso, il presidente Antonino Cusumano ha reso nota la revoca
di costituzione in parte civile di Fabrizio Rossi, una delle vittime dell'assalto
al bar in largo Porto di Classe, il quale ha motivato la sua decisione
dichiarando di essere stato interamente risarcito del danno. La stessa
posizione assunta, per gli identici motivi, dalle altre "parti lese", indicate
nel procedimento Porto di Classe.
La volontà di contribuire a
un'atmosfera di pacificazione è risultata anche dall'atteggiamento
tenuto dagli imputati rei confessi dell'omicidio Ramelli, che hanno reso
noto, attraverso i loro avvocati, di aver messo a disposizione della famiglia
Ramelli, a titolo di risarcimento, la somma di 200 milioni. Una cifra su
cui la parte civile, rappresentata dall'avvocato Ignazio La Russa, non
ha espresso giudizi, limitandosi a confermare di aver ricevuto l'offerta
ma non di averla accettata.
Poi il nutrito collegio della difesa,
ha presentato alcune eccezioni preliminari riguardanti Brunella Colombelli,
l'ex studentessa di biologia che secondo i giudici avrebbe fatto da staffetta
per nell'agguato a Ramelli, e Carlo Guarisco, accusato di aver fatto parte
del gruppo che assalì nel 1976 il bar all'angolo con viale Argonne.
Per entrambi, i legali Paolo Della Sala e Eugenio Polizzi,
hanno chiesto la nullità del dibattimento in quanto a nessuno dei
due venne contestata, durante i primi interrogatori 'resi in istruttoria,
l'eventualità di essere accusati dei reati che poi vennero loro
attribuiti. Il difensore della Colombelli ha proposto inoltre per la sua
cliente, attualmente agli arresti domiciliari, un'istanza di libertà
provvisoria.
"La Colombelli - ha detto il professionista
- si è sempre dichiarata estranea ai fatti e potrebbe essere prosciolta
fin d'ora per assoluta mancanza di prove. Le circostanze per cui venne
accusata, sono state smentite da vari imputati durante gli interrogatori
in istruttoria."
Il difensore di Roberto Tumminelli,
l'esponente dei Comitati antifascisti che partecipò alL'assalto
del bar in Città Studi, a nome anche degli altri legali, ha chiesto
invece che non venisse accettata la costituzione in parte civile di Massimo
Seghizzi, una delle persone che rimase ferita in seguito all'incursione
in largo Porto di Classe. Seghizzi, secondo l'avvocato, non è mai
risultato come parte offesa.
Tutte le eccezioni, al termine di una camera di consiglio
durata circa tre ore, sono state respinte. Oggi dovrebbero iniziare gli
interrogatori.