Archivio Sergio Ramelli

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La Notte, 2/5/1975

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Folla commossa ai funerali del giovane Ramelli

      Una folla commossa ha partecipato oggi pomeriggio ai funerali di Sergio Ramelli, lo studente diciottenne aggredito da un "commando" di estremisti del'ultrasinistra il 13 marzo, sotto casa, e morto, dopo 48 giorni di straziante agonia, all'ospedale Policlinico.
     Per volere dei familiari le esequie si sono svolte in forma privata. Non c'è stato nessun corteo. La salma del povero ragazzo è stata trasportata direttamente dall'obitorio nella chiesa parrocchiale dei santi Nereo e Achilleo, dove nel frattempo si erano raccolte alcune migliaia di persone. Davanti all'ingresso della Chiesa spiccava un grande cartello firmato dai congiunti di Sergio con questa scritta: "Concedi, o Signore, la pace dei giusti all'anima cara di Sergio Ramelli".
     All'interno e nel cortile antistante il tempio sacro una trentina di corone di parenti, amici, familiari del defunto esponenti del Movimento Sociale, del Fronte della Gioventù, di cui Sergio era Fiduciario. Fra tutte, faceva spicco una corona di gigli bianchi, inviati dal Presidente della Repubblica.
     Il feretro è partito su un furgone da piazzale Gorini, dalla sede, cioè dell'obitorio, alle 15.30. Dietro, una corda di auto, sulle quali avevano trovato posto il padre del ragazzo, Mario, la madre Anita Pozzi [sic], il fratello Luigi di 20 anni, i parenti più stretti e alcuni esponenti del M.S.I., fra cui gli onorevoli Almirante e Servello.
     Furgone e auto sono passate per via Amadeo, dove, al numero 40, davanti all'abitazione della famiglia Ramelli, mani pietosi avevano deposto decine di mazzi di fiori. Il feretro è arrivato davanti alla chiesa alle 15.40. Lo hanno portato a spalla gli onorevoli Almirante e Servello, il fratello di Sergio e un giovane amico. I genitori del ragazzo piangevano, silenziosi. Così anche molti dei presenti.
     Dopo il rito la salma è stata trasferita al cimitero di Lodi, dove è stata tumulata nella tomba di famiglia.
Nessun incidente ha turbato la mesta cerimonia.
 

 
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 CDRC Coro drammatico Renato Condoleo
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