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Archivio Ramelli - articoli di giornale La Notte, 30/4/1975 Ramelli, i funerali in forma privata |
Quattro mazzi di fiori, una
volantino che incita alla
pace dopo tanto odio e tanta violenza: davanti alla porta
dell'abitazione
di Sergio Ramelli , in via Amadeo 40, non c'è altro. Mani
pietose
hanno messo i fiori; numerosi passanti ogni tanto si fermano in
silenzio.
Il volantino è del "Fronte della Gioventù",
l'organizzazione
di cui il Ramelli faceva parte.
Davanti alla casa non ci sono
gli addobbi funebri,
né il cartello che annuncia i funerali. Mario Ramelli, 47
anni,
padre del diciassettenne massacrato dagli ultrasinistri e morto in un
ospedale
dopo 48 giorni di atroce agonia e Anita Pozzi [sic] 49 anni, la madre,
Luigi, 20 anni, il fratello, desiderano che i funerali del loro caro si
svolgano in forma strettamente privata. Il dolore è loro,
vogliono
piangere in silenzio. Nessuna manifestazione che possa esasperare gli
animi.
Ce n'è stato già abbastanza di odio. "Non ho
rancore verso
chi ha ucciso Sergio. I giovani non sono responsabili di quello che sta
succedendo. La colpa è di noi genitori", ha detto il padre
della
povera vittima.
La salma, che è stata
trasferita all'obitorio,
verrà tumulata nei prossimi giorni nella tomba di famiglia,
a Lodi,
dove già riposano il generale Paolo Ramelli, combattente del
risorgimento
e Amalia Ramelli, pluridecorata al valor militare
per la sua
attività di crocerossina. Non parteciperà ai
funerali la
sorellina di 8 anni dello scomparso, alla quale non è stato
detto
nulla della tragedia che ha colpito la famiglia.
Si moltiplicano intanto le prese
di posizione di
esponenti politici e del mondo della scuola contro questo ennesimo
assassinio
politico che insanguina la città di Milano. Il presidente
del senato,
Giovani Sapgnolli, ha inviato a Mario Ramelli, padre di Sergio, una
lettera.
"La notizia della morte di suo figlio " - è detto nella
missiva
- "mi rattrista profondamente. LA giovane vita spezzata è un
nuovo
doloroso pressante monito contro la violenza e per il rispetto della
legalità
democratica. Accolga, con sua moglie le condoglianze più
sentite".
Il Presidente della Camera, Onorevole Pertini, ha inviato un telegramma
alla famiglia di Sergio Ramelli, in cui esprime il suo "commosso
cordoglio
per la morte del vostro Sergio, vittima di un'aggressione vile e
criminale".
Ieri, in consiglio comunale, il sindaco Aniasi, a nome di tutti i
partiti
ha condannato questo atto "contro la morale, la civiltà e la
democrazia".
Anche il Provveditore agli
Studi, a nome del Ministro
della Pubblica Istruzione, ha espresso il proprio cordoglio alla
famiglia
Ramelli.
Continuano, intanto, le
indagini, iniziate subito
dopo la bestiale aggressione di via Amadeo. L'inchiesta giudiziaria
è
affidata al sostituto procuratore Alessandrini, lo stesso magistrato
che
segue i casi Varalli e Zibecchi. Il magistrato ha un compito
particolarmente
difficile, in quanto i testimoni dell'aggressione sono pochi e hanno
rilasciato
testimonianze insicure e confuse.