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Archivio Ramelli - articoli di giornale La Notte, 30/4/1975 Avanguardia Operaia sotto inchiesta |
Secondo il giudice Viola
è un'associazione sovversiva
Avanguardia
Operaia sotto inchiesta
"Avanguardia Operaia" potrebbe essere
messa al bando. E' questa infatti una delle possibili conclusioni di
una
inchiesta che sta conducendo la magistratura milanese
sull'organizzazione
politica dell'estrema sinistra che per le prossime elezioni
sarà
impegnata con la lista del PDUP-Manifesto.
L'inchiesta è di vecchia
data. Prese le mosse nel Febbraio del 1974 quanto, a Greve in Chianti,
in Toscana, fu ritrovata una "500" rubata. Nel veicolo c'erano
documenti
che si sono ritenuti emanazione di "Avanguardia operaia" e tra gli
altri
un fascicolo di sedici pagine ciclostilate intitolato "Note per la
formazione
di unità operative: plotoni". Il ritrovamento di Greve
portò
ad un'inchiesta da parte della magistratura fiorentina, che ebbe uno
stralcio
a Milano relativo alla posizione di un giovane extraparlamentare
Giuseppe
Sorrentino, indiziato di reato per "introduzione clandestina in luoghi
militari e possesso ingiustificato di segreti militari"
Della faccenda si interessò
il PM Guido Viola che trasmise i risultati delle sue indagini al
giudice
istruttore Antonio Marini. Questi, dopo alcune settimane,
restituì
il fascicolo al dottor Viola con l'incito ad esaminare nuovamente i
documenti
in esso contenuti, che si riferivano alla guerriglia urbana. Un
supplemento
di inchiesta, insomma. Sembra che l'attenzione dei magistrati sia stata
particolarmente attratta da un documento giunto da Firenze, riguardante
il diario di un appartenente ad "Avanguardia Operaia" in cui si parla
di
campi di addestramento paramilitare tenuti in Palestina ai quali
avrebbero
partecipato aderenti all'organizzazione.
Sta di fatto che, dopo il supplemento
di inchiesta il sostituto procuratore Viola ha riconsegnato il dossier
al giudice istruttore di competenza, divenuto Salvatore
Giangreco
per il trasferimento al tribunale di Antonio Marini, formulando una
serie
di richieste istruttorie che potrebbero portare, come s'è
detto,
allo scioglimento e alla messa al bando di Avanguardia Operaia, in
virtù
dell'articolo 3 del decreto legge 14 febbraio 1948, in quanto
organizzazione
a carattere paramilitare.
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