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L'Osservatore Romano, 4/5/1975

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Ieri a Milano i funerali di Sergio Ramelli
Fra le corone di fiori quella del capo dello Stato - Un appello del CArd.Colombo perché cessi l'odio fratricida

Si sono svolti ieri pomeriggio i funerali di Sergio Ramelli, il giovane aderente al Fronte della Gioventuù, morto martedì scorso per le ferite riportate il 13 aprile durante un'aggressione da parte di estremiesti di sinistra.
    Numerose le corone davanti alla chiesa parrocchiale dei Ss Nereo e Achilleo, dove si è svolto il rito funebre. Fra le altre, quelle del Presidente della Repubblica, del MSI-DN, del Fronte della Gioventù.
    Ad attendere l'arrivo della bara erano, davanti alal chiesa, il Segretario Giorgio Almirante, il Vicesegretario on.Servello e l'on.Abelli, il presidente del fruppo del MSI-DN al Senato, sen.Nencioni, altri parlamentari e dirigenti dle partito e, per il Fronte della gioventù, il Segretario nazionale Massimo Anderson e il dirigente Giorgio Muggiani.
    Al termine del rito funebre, Almirante, Servello e altri giovani hanno portato a spalla il feretro sl sagrato, caricandolo poi sul furgone funebre. Almirante ha quindi tenuto un'orazione funebre. "Il grido che leviamo in questo momento - ha detto - non è di vendetta, ma di ordine, giustizia e di pace."
    Accompagnato dai parenti e da un gruppo di giovani del Fronte della Gioventù, per i quali era stati predisposti due pullmann, il furgone funebre si è diretto verso il cimitero di Lodi, per la tumulazione nella tomba di famiglia.
    Il Cardinale Giovanni Colombo, Arcivescovo di Milano, ha inviato a Monsignor Augustoni, parroco della chiesa dei Santi Nereo e Achilleo, il seguente messaggio: "Un'altra vittima dell'odio e del tumulto fratricida. Condividiamo l'angoscia dei familiari e particolarmente dei genitori. Per loro invochiamo la forza di perdonare e la consolazione delle speranze che non deludono. Con tutti i credenti eleviamo suffragi per la giovinezza infranta di Sergio Ramelli, appena diciannovenne. Dio l'accolga nel suo regno, che solo amore e luce ha per confine. Questa giovane vita e le altre spente da una violenza barbara e inacettabile ci ridestino a un forte sentimento di fraternità e impegnino cittadini e autorità - ciascuno secondo la responsabilità del proprio posto - a costruire una rinnovata società, più giusta e più libera per tutti."
 

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