- Il progetto Francesca da Rimini è un
progetto culturale che mira a svolgere
opera di sensibilizzazione circa una
tematica che rimane ancora poco
esplorata: la morte della donna
all’interno di rapporti di coppia
e, per essere più precisi, la morte
della donna causata dall’(ex-) marito o
fidanzato. Nonostante il grande sforzo
profuso dall’ONU, da Amnesty
international e da una gran quantità di
associazioni, esiste tutt’ora scarsa
coscienza del problema e soprattutto non
si è compreso come il tema costituisca
un vero e proprio allarme sociale. Il
fenomeno è universale e le cifre parlano
chiaro: tra le donne assassinate in
tutto il
- mondo, dal 35 al 70% sono uccise dai
partners, attuali o pregressi. La maglia
nera appartiene ai paesi islamici dove
si sfiorano le percentuali più alte; ma
nei paesi del nord il problema resta
tuttavia assai serio; può sembrare poco
che in America il 35% delle donne uccise
vengano uccise dai propri partners e che
in Europa oscilli tra valori del 40% e
valori del 50%, ma si tratta di
percentuali altissime. In Russia,
secondo Amnesty International, 14.000
donne vengono uccise ogni anno dai
propri mariti: la popolazione femminile
di una città capoluogo di provincia.
- L’uccisione della
donna da parte del partner è certamente
solo un aspetto del più ampio fenomeno
della violenza domestica contro la
donna; ma è molto più specificamente
caratterizzato secondo il “genere” di
quanto non lo sia la semplice violenza.
E questo non deve stupire in quanto la
determinazione a uccidere è qualcosa di
molto diverso dalla mera volontà di
sopraffare. In effetti uccidere vuol
dire distruggere, eliminare, cancellare.
Pertanto il tema della morte causata
dall’uomo alla donna in contesti
familiari o affettivi ci riporta a un
quadro dove a dominare non è
semplicemente la violenza fisica o
verbale, ma piuttosto la vera e propria
cancellazione dell’identità femminile e
del diritto a una vita indipendente. E’
vero che in molti di questi casi
l’autore del delitto agisce in un clima
di generale autodistruzione, per cui
oltre ad uccidere la madre egli uccide
anche i figli e conclude uccidendo se
stesso. Tuttavia, proprio questi casi –
in cui la morte della fidanzata, della
compagna, della moglie, diventa parte
integrante dell’autodistruzione
dell’assassino - rivelano una condizione
in cui la vita della donna è vista come
semplice appendice a quella dell’uomo.
- Ecco allora che
il tema delle donne uccise all’interno
del rapporto di coppia ci conduce ad
affrontare il tema del diritto a una
vita libera e indipendente da parte
della donna e a quello di riscoprire una
cultura femminile ancora negata. Per
questo il progetto “Francesca da Rimini”
è strutturato sia su spettacoli